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DOMANDE E RISPOSTE

 - D) Egr. Dott. Di Gangi,
mi trovo alla 34ma settimana di gravidanza. In occasione di una recente ecografia, mi è stato detto che il mio bambino è in presentazione podalica e pertanto dovrò necessariamente essere sottoposta a taglio cesareo, anche se i miei primi due figli sono nati per vie naturali.
Sono venuta a sapere che esistono manovre per riottenere la presentazione cefalica ed evitare così il cesareo; vorrei sapere se queste manovre sono pericolose e dove posso rivolgermi.
La ringrazio anticipatamente per la risposta e la saluto cordialmente.

 - R) Gentile Signora,
attualmente, in quasi tutto il mondo, si preferisce praticare il taglio cesareo in caso di presentazione podalica, per ridurre al massimo i rischi fetali.
Consideri anche che le moderne tecniche chirurgiche e anestesiologiche hanno reso molto più sicuro l'intervento, che comunque andrebbe praticato nei casi in cui esiste reale indicazione.
Per quanto riguarda le manovre a cui lei fa riferimento, queste sono metodiche che, per la loro semplicità di esecuzione e per la bassa percentuale di complicanze, andrebbero incentivate al fine di ridurre il numero di Tagli Cesarei, che in Italia è ancora troppo alto; tuttavia sono ancora pochi i punti nascita dove il rivolgimento per manovre esterne viene eseguito routinariamente, per cui le consiglio di informarsi, magari parlandone con il suo specialista di fiducia, su quale centro, vicino casa sua, fare riferimento.
Cordiali Saluti.

 - D) Dottore,
ho 24 anni e assumo la pillola Harmonet da quasi cinque anni ininterrottamente. Parlando con un'amica mi sono venuti dei dubbi, perchè mi ha detto che la sua ginecologa le consiglia delle pause periodiche del trattamento (due volte l'anno).
Ritiene che anch'io debba sospenderla dal momento che non l'ho mai fatto fin'ora ?

 - R) L'indicazione, quasi esclusivamente italiana, di sospendere periodicamente la pillola contraccettiva, non trova conferma nella letteratura internazionale e sottopone l'organismo a inutile stress, nonchè al rischio di una gravidanza indesiderata proprio nel periodo di interruzione del trattamento.
Pertanto, se lei vuole continuare la contraccezione ormonale, per la quale il suo ginecologo ha escluso eventuali controindicazioni (peraltro rare), può farlo senza inutili sospensioni.

 - D) Buongiorno dottor Di Gangi,
sono una signora di 58 anni, in menopausa da circa otto anni. Nel corso della scorsa settimana, ho avuto perdite ematiche vaginali per due giorni consecutivi. Il mio medico di famiglia mi ha prescritto una visita ginecologica urgente, perchè, secondo lui, potrebbe trattarsi di un tumore dell'utero; devo davvero preoccuparmi ?

 - R) Cara Signora,
una perdita ematica in postmenopausa può avere diverse cause (spesso anche banali), ma merita comunque di essere indagata a fondo. Sono pertanto d'accordo con il suo medico che le ha consigliato una visita specialistica, che deve necessariamente essere corredata da un'ecografia transvaginale; nel caso che da quest'ultimo esame emergano dubbi sull'endometrio (mucosa di rivestimento interno dell'utero), varrà la pena di approfondire le indagini con un esame della cavità uterina (isteroscopia) che le potrà dare delle certezze diagnostiche escludendo, come le auguro, una neoplasia dell'endometrio.
Cordiali Saluti

 - D) Gentile Dottore,
mi trovo all'ottavo mese di gravidanza e recentemente mi si è alzata la pressione arteriosa (160/100) e mi sono gonfiate molto le caviglie. La mia ginecologa mi ha prescritto una terapia con Aldomet 250 (una compressa 3 volte al giorno) e mi ha sconsigliato l'uso del sale nella dieta. Vorrei anche una sua opinione perchè sono molto in ansia per la mia bambina e questa è la mia prima gravidanza.

 - R) Cara Signora,
l'ipertensione arteriosa in gravidanza non deve essere sottovalutata per le possibili ripercussioni negative sulla salute della gestante e del nascituro. Sono pertanto d'accordo sulla terapia consigliatale dalla sua ginecologa, nonchè sui consigli dietetici. La posologia dell'antipertensivo dovrà necessariamente essere modulata fino al raggiungimento di normali valori di pressione, che devono essere inferiori a 140/90; se malgrado la terapia non riuscisse ad ottenere lo scopo, credo debba essere valutata l'opportunità di un ricovero in Ospedale e di un'eventuale anticipazione del parto.
La saluto cordialmente.

 


 

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